Nell’ultimo anno l’intelligenza artificiale ha visto una vera e propria esplosione in popolarità, grazie al rilascio di ChatGPT prima e di Google Bard poi (che in meno di un anno ha già cambiato nome e oggi si chiama Gemini)
Ormai è un argomento sulla bocca di tutti, tanto che ultimamente quando conosco persone nuove e dico che di mestiere faccio la copywriter, la prima domanda che ricevo è “cosa ne pensi dell’AI”?
Ecco, no, non sono convinta che mi ruberà il lavoro, non ancora. È un ottimo strumento, questo sì, e infatti in questo articolo ti spiego come usarla per generare i tuoi articoli SEO.
Scrivere con l’AI: utilizzare i prompt
Partiamo dalle basi: perché l’AI ti scriva un articolo, tu devi darle un prompt.
Il prompt non è altro che un comando: tu le dici fai e lei fa; tu le dici scrivi e lei scrive.
Il come scrive è tutto un altro paio di maniche
Un paio di regole generali per creare i prompt sono:
- andare dal generale al particolare: prima le dici cosa deve scrivere e solo poi le dici come deve farlo
- precisione nel dare le istruzioni: se vuoi che generi un articolo, devi dirle di generare un articolo. Una volta ho chiesto all’AI di generare un form di contatto, nella mia testa intendevo le voci di un form di contatto, e lei ha prodotto un muro di codice per creare un form di contatto su un sito web. E ha ragione lei
- scrivere come se stessi parlando ad una persona: ricorda che stai dando un comando quindi utilizza il modo imperativo e rivolgiti direttamente all’AI: “scrivi”, “dammi”, “crea”. In alternativa puoi usare il noi: “facciamo”, “scriviamo”, “andiamo avanti”
- non avere paura di essere ripetitiva: meglio dirle le cose una volta in più che una volta in meno. Ogni tanto ignora parte dei comandi e io sono convinta lo faccia di proposito
- dare dei feedback: “bene”, “ok”, “continuiamo così” non sono solo riempitivi o forme di cortesia; se l’AI è sulla strada giusta per darti quello che hai chiesto, diglielo! Così lei continuerà su quella via
Fatte queste premesse, per scrivere gli articoli in ottica SEO, io ho sperimentato, con successo, due tipologie di prompt;
Ora le vediamo
Tutto e subito: scrivere con un prompt completo
Il titolo è abbastanza autoesplicativo: scrivi un prompt completo e l’AI genera un articolo fatto e finito (più o meno)
Cosa intendo per prompt completo: un prompt molto dettagliato, che spieghi passo-passo all’intelligenza cosa deve fare e cosa ti aspetti di ottenere; tutto in un solo messaggio.
Poi clicchi “invia” e aspetti.
Un esempio di prompt completo per scrivere articoli SEO con l’AI
Scrivi un articolo di 1000 parole dal titolo “come scrivere un articolo con l’intelligenza artificiale”
- ottimizzalo per i motori di ricerca
- dividilo in paragrafi e utilizza le titolazioni h2 e h3
- inserisci almeno un elenco puntato
- all’interno parla anche di ottimizzazione SEO
- utilizza le keyword “seo”, “AI” ,”intelligenza artificiale” e “articoli”
- inserisci una call to action finale che inviti l’utente a visitare il sito web gaiabanfi.com e a leggere altri articoli del blog
Facendo copia-incolla, l’elenco puntato sparirà. Puoi anche non usarlo, l’importante è andare a capo dopo ogni singolo comando per evitare che le informazioni si mischino
Per andare a capo usa “shift+invio”. Se usi solo “invio” farai partire la scrittura
Come sarà l’articolo generato
L’articolo non verrà mai così lungo. Con questo prompt non mi è mai successo di ottenere un articolo più lungo di 750 parole. Ma va bene perchè non ne avevo bisogno. Il trucco è quello di chiedere sempre più parole di quante te ne servano realmente.
Generalmente, se hai bisogno di un articolo di 600 parole, tu chiedine 1.000 e forse otterrai la quantità che ti serviva.
Potresti aver bisogno di metterci mano più volte per aggiustare i contenuti:
- a livello di forma: CharGPT in particolare ama argomentare usando “inoltre” all’inizio di ogni paragrafo e poi terminare aprendo l’ultimo con “infine”.
- a livello di contenuto: il fact-checking è sempre un argomento spinoso. Se le informazioni con cui è stata addestrata l’AI non erano accurate o, più semplicemente, da allora le cose sono cambiate, avrai un bellissimo contenuto, scritto in modo impeccabile ma falso
I paragrafi potrebbero essere troppo lunghi o troppo corti e le titolazioni potrebbero non essere nell’ordine giusto.
Cosa puoi fare in questi casi
Hai due possibilità: puoi tornare a modificare il prompt oppure puoi effettuare le tue correzioni manualmente e andare avanti con la tua vita.
Io suggerisco la seconda, ci metto molto meno tempo.
Con la prima possibilità, continuerai ad ottimizzare il prompt fino a che non ne troverai uno che generi un articolo sempre più simile a quello che vuoi. Alcuni aspetti però non potranno mai essere ottimizzati, ad esempio il fact checking.
In aggiunta a questo, a volte basta cambiare una variabile nel prompt per ottenere un articolo totalmente diverso. Senza contare che un aggiornamento del modello AI potrebbe ribaltare tutte le tue certezze.
Io preferisco un prompt meno ottimizzato ma che funziona sempre ad uno molto ottimizzato ma che devo aggiornare ogni mese.
Sfrutta l’interfaccia conversazionale: trasforma la scrittura di una chiacchierata
Le AI di consumo che utilizziamo per scrivere gli articoli hanno un’interfaccia conversazionale: un termine complicato per dire che puoi interagire con l’intelligenza artificiale come se stessi facendo una normale conversazione. Tu mandi un messaggio, lei ti risponde con un messaggio.
Praticamente Whatsapp.
Possiamo quindi generare un articolo portando avanti una conversazione, chiedendo una cosa alla volta e valutando il contenuto che viene creato volta per volta
Un esempio di scrittura conversazionale di un articolo SEO
Conosci il sito web gaiabanfi.com?
Potrebbe rispondere di no perchè non ha accesso diretto ad internet. Continua ad insistere, magari inserendo qualche informazione in più tipo “è il sito di una SEO copywriter e consulente di comunicazione” “è un sito italiano che parla di…”
Dobbiamo scrivere un articolo da pubblicare su quel sito web, il titolo è “come scrivere un articolo con l’intelligenza artificiale”. Potresti creare una scaletta?
Non devi usare questa scaletta, non necessariamente e non tutta, però questo passaggio è fondamentale per capire cosa l’AI abbia capito del tuo argomento.
La scaletta conterrà le titolazioni e il contenuto di ciascun paragrafo.
Aggiusta la scaletta fino a che non sarà soddisfacente. Puoi chiedere ad esempio sostituisci il paragrafo “esempi” con il paragrafo “qualche considerazione sulla scrittura con AI”.
Puoi anche saltare la fase di aggiustamento. se ti piacciono abbastanza alcune delle idee che ha inserito in scaletta, puoi passare direttamente al passaggio successivo.
Bene, iniziamo dall’introduzione, potresti scriverla? Ricordati che deve essere lunga almeno 300 parole
Lei ti scriverà un’introduzione e se non ti piace puoi chiederle di riscriverla. In questa fase puoi anche aggiustare un pochino il prompt chiedendo di trattare un argomento nello specifico o di utilizzare un tono di voce particolare. Ad esempio scrivi dando del tu al lettore
Ottimo, ora passiamo al primo paragrafo. Il titolo è “Scrivere con l’AI: utilizzare i prompt “. Scrivi almeno 600 parole e ricordati di seguire la tua scaletta e di inserire le nostre keyword che sono “seo” “ai” “intelligenza artificiale” e “articoli”
Si ripete il discorso dell’introduzione: se ti piace, tutto a posto. Se non ti piace, puoi aggiustare il prompt per inserire keyword diverse o chiederle espressamente di menzionare un argomento in particolare.
Il metodo è questo: vai avanti così fino a che non avrai scritto tutti i paragrafi del tuo articolo, fai copia-incolla in un doc e procedi con l’editing.
I vantaggi di questo metodo
L’articolo non sarà perfetto, anche qui dovrai metterci mano.
La grande differenza è che generando singolarmente ogni paragrafo puoi correggere ogni singolo prompt in caso di errori e chiedere all’AI di riscrivere una parte nello specifico.
Hai un maggiore controllo sul contenuto e puoi agire in modo tempestivo modificando il prompt o correggendo la direzione di scrittura, senza necessariamente modificare l’intero contenuto.
Metodi diversi per obiettivi diversi
Il primo metodo funziona bene se devi scrivere una grande mole di articoli di carattere generalista e di consumo.
Se voglio generare in poco tempo un articolo che mi dia 5 idee per arredare il mio home office, il primo metodo è perfetto.
È molto utile per tutti quegli argomenti leggeri, che non hanno bisogno di fact checking e che possono essere “controllati” anche da chi non è esperto; non mi serve un designer di interni per sapere che in un home office ci sta bene la scrivania, la sedia ergonomica e una lampada e magari un lavandino potrebbe essere fuori luogo.
Non lo consiglierei per argomenti più tecnici, dove un piccolo errore diventa un grosso problema, perchè una modifica al prompt rischia di risolvere l’ errore in un paragrafo e crearlo in un altro
Il secondo metodo richiede molto più tempo ma è più adatto per articoli lunghi e specifici, in cui è necessario che tutte le informazioni siano precise e accurate, o semplicemente quando hai bisogno di avere un maggior controllo sulla scrittura della bozza.
Generando un paragrafo alla volta puoi guidare meglio la direzione che vuoi dare al tuo articolo e puoi fare modifiche o riscritture complete ai singoli blocchi senza stravolgere il resto del contenuto.
Qualche considerazione sulla scrittura di articoli SEO tramite AI
Scrivere un articolo non significa fare SEO.
Avrai sempre bisogno di inserire i grassetti, creare la linkbuilding interna ed esterna, ricercare le immagini, inserire gli alt-text, creare i meta-tag e cento altre cose.
L’intelligenza artificiale è un ottimo strumento. Ma questo è: uno strumento.
Chiedere ad un’AI fammi la SEO non è come avere un professionista che ha non solo le conoscenze ma anche la sensibilità per compiere le scelte migliori e ottimizzare per il posizionamento.
Come già dicevo quasi un anno fa, nel mio caso studio sulla scrittura di 100 articoli con ChatGPT, l’intelligenza è un ottimo alleato nelle fasi iniziali della scrittura di articoli SEO perchè velocizza moltissimo le fasi di ricerca e di scrittura delle bozze.
Sì, bozze
Perchè alla fine è questo che genera l’AI: una bozza
Anche se sta facendo passi da gigante, l’intelligenza artificiale non è ancora in grado di sostituire le conoscenze e le competenze di un SEO copywriter nella creazione di articoli efficaci.
No, questo articolo non è stato scritto dall’AI